.. e alla violenza domestica. Siamo tutti consapevoli che si tratta un problema enorme, che attanaglia la nostra società, come riportano frequentemente i fatti di cronaca.
Mi sembra giusto quindi che, in ambito europeo, si aggiunga alle norme esistenti la Direttiva 14 maggio 2024 n. 2024/1385/UE, che in tutta l’Unione Europea è appena entrata in vigore, il 13 giugno 2024, ai fini di prevenire e contrastare violenza contro le donne e alla violenza domestica in tutta l'Unione.
Essa introduce nuove disposizioni per la definizione dei reati e delle pene, la protezione delle vittime e l'accesso alla giustizia, l'assistenza alle vittime, la raccolta di dati, la prevenzione, il coordinamento e la cooperazione tra gli Stati membri.
La nuova direttiva si collega con gli impegni internazionali dell’Unione Europea per combattere e prevenire la violenza contro le donne e la violenza domestica e crea una apposita norma di riferimento specifica per questo fenomeno. Si inizia con la definizione di cosa sia la violenza contro le donne ovvero “qualsiasi atto di violenza di genere perpetrata nei confronti di donne, ragazze o bambine solo perché donne, ragazze o bambine, ............, che provochi o possa provocare danni o sofferenza fisica, sessuale, psicologica o economica...”
Prosegue con la violenza domestica, che viene definita come “qualsiasi atto di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica, consumato all'interno ....... del nucleo familiare, indipendentemente dai legami familiari ....... a prescindere che l'autore di tali atti conviva o abbia convissuto con la vittima” .
All’interno di questa definizione, rientrano in specifico le mutilazioni genitali; il matrimonio forzato, la condivisione non consensuale di materiale intimo o manipolato, lo stalking online, le molestie online, l’istigazione alla violenza o all'odio online, affiancandosi quindi alle normative nazionali, anche italiane, che già sanzionano molti atti di violenza, come il femminicidio, la violenza e le molestie sessuali, lo stalking, i matrimoni precoci, l'aborto forzato, la sterilizzazione forzata e le diverse forme di violenza online, e i reati di violenza domestica.
Gli stati membri dovranno poi facilitare le segnalazioni alle autorità competenti di atti di violenza, di cui terze persone siano a conoscenza o abbiano sospetti, con particolare tutela nei confronti dei minori, vittime di violenza o denuncianti.
Al di là delle sanzioni e di altri elementi giuridici e processuali, ritengo sia molto rilevante che in situazioni di pericolo immediato per la salute o l'incolumità della vittima, le autorità competenti possano disporre del potere di emettere, senza indebito ritardo, provvedimenti che ingiungano all'autore o indagato di reati di violenza di allontanarsi dalla residenza della vittima e che vietino a tale soggetto di entrare nella residenza o nel luogo di lavoro della vittima, o di avvicinarsi oltre una distanza prestabilita, ovvero di contattarla in qualsiasi modo la vittima.
Personalmente credo che per risolvere questo grave problema sia necessario educare le persone sin da bambini, in famiglia e nelle scuole. Anche la direttiva europea prevede programmi di sensibilizzazione mirati e rivolti ai bambini; diffusione di informazioni sulle misure preventive, sui diritti delle vittime, sull'accesso alla giustizia; lotta contro gli stereotipi di genere dannosi; promozione, dell'uguaglianza di genere, del rispetto reciproco e del diritto all'integrità personale.
La direttiva europea dovrà essere trasfusa in normativa nazionale entro il 2027, anche se in questi ambiti gli stati membri sono abbastanza pronti. Insomma c’è tanta strada da fare, ma se ci impegniamo tutti, sono convinto che ce la faremo.
ultimo aggiornamento luglio 2024