Dal 15 luglio prossimo questa normativa entra in vigore anche in Italia per le grandi aziende, mentre per quelle fino a 249 dipendenti l’obbligo scatta il prossimo 17 dicembre 2023.
Ma cosa significa concretamente? A tutti – imprenditori e aziende, ma anche ai lavoratori – viene richiesto di collaborare, per segnalare e quindi contrastare violazioni di legge, in ambito lavorativo e aziendale.
Come? Ogni impresa deve istituire uno strumento digitale per fare queste segnalazioni e dar corso alle altre misure previste dalla legge affinchè possa funzionare correttamente. Esse possono essere fatte ad un soggetto collegato all’azienda, ma indipendente e diverso dal datore di lavoro, oppure alla Anac (Autorità Nazionale Anti Corruzione) oppure anche con denuncia pubblica.
Dato la finalità di bene comune, i segnalatori hanno diritto alla riservatezza sulla loro identità, vanno protetti e non possono esser sanzionati in alcun caso dal datore di lavoro, neppure con atti ritorsivi. Anzi vanno protetti anche i soggetti, colleghi, parenti o conoscenti, che li aiutano nella segnalazione.
Questo vale per tutti i tipi di illeciti: a titolo di esempio corruzione, molestie sessuali, irregolarità fiscali, riciclaggio.
Si tratta quindi di regole nuove, per promuovere una legalità diffusa in ambito economico e aziendale, un altro strumento al quale possiamo e dobbiamo collaborare tutti. Non solo per proteggere noi stessi, se gli atti illeciti ci riguardano, ma anche per migliorare un po’ il mondo in cui viviamo e lavoriamo.
Detto questo, se vuoi maggiori informazioni, che tu sia imprenditore e lavoratore, sono a tua disposizione.
ultimo aggiornamento luglio 2023